FASE 2, SPORT SÌ MA SOLO DA SOLI E ALL’ARIA APERTA: RESTANO SOSPESE LE ATTIVITÀ DI PALESTRE, CENTRI SPORTIVI E PISCINE

Possono riprendere gli allenamenti individuali ma solo degli atleti di interesse nazionale: sia all’aperto che al chiuso dovrà comunque essere garantito il distanziamento sociale di due metri per l’attività sportiva, di un metro per l’attività motoria

Con il decreto firmato domenica 26 aprile dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro alla Salute Roberto Speranza, si aprirà da lunedì 4 maggio la cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus: restano sospese le attività di asd e ssd, ripartiranno con gradualità gli allenamenti ma solo individuali e solo degli atleti di “interesse nazionale”; sarà consentito fare sport all’aria aperta ma garantendo la distanza interpersonale di due metri.

Nel dettaglio, il decreto chiarisce che:

  •   Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto: è consentito svolgere individualmente attività sportiva o motoria, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
  •   Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati.
  •   Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, le sessioni di allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e dalle rispettive Federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali e internazionali – sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il dipartimento della protezione civile, apposite linee guida,  a cura dell’ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri su proposta del Coni, o del Cip, sentita la Federazione dei medici sportivi e i soggetti sportivi tra cui gli Enti di promozione sportiva.
  •   Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.
  •   Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono riattivate secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.

Clicca qui sotto per il decreto completo degli allegati che danno conto delle attività che possono riaprire.

DPCM e allegato del 26 aprile 2020.pdf