SPORT E SALUTE, INDAGINE SUI COLLABORATORI SPORTIVI: RIAPRE SOLO UN’ORGANIZZAZIONE SPORTIVA SU 2

Pubblicato sul sito di Sport e Salute il sondaggio rivolto ai collaboratori che hanno ottenuto il bonus da 600 euro: 2 su 3 sono tornati in attività, solo 1 su 3 a tempo a pieno

Da SporteSalute.eu

La voglia di ripartire e le difficoltà. Tra luci e ombre, nella ricerca condotta da Sport e Salute sui Collaboratori Sportivi che hanno ricevuto l’indennità di 600 euro, si registrano segnali di ottimismo. Il 53 per cento degli intervistati dichiara che la sua società ha riaperto. E due collaboratori su tre dichiarano di aver ripreso l’attività a tempo pieno o parzialmente.

Dando seguito all’atto di indirizzo del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport del 22 aprile 2020, nonché al fine di conoscere in maniera più approfondita un importante segmento del sistema sportivo italiano, Sport e Salute, la società presieduta da Vito Cozzoli, braccio operativo dello Stato per il mondo sportivo, ha proceduto a realizzare un’indagine quali-quantitativa con l’obiettivo di conoscere le conseguenze dell’emergenza sanitaria sull’attività dei Collaboratori Sportivi.

Attraverso l’indagine, che è stata interamente svolta dagli uffici di Sport e Salute e coordinata dall’ Area Strategie, Affari Legislativi e Relazioni con gli Stakeholders, abbiamo dialogato con i Collaboratori Sportivi richiedenti l’indennità, che hanno non solo rappresentato la situazione in merito alla ripresa dell’attività ma soprattutto illustrato le proprie esigenze e aspettative in ordine alla propria condizione lavorativa.

Dal punto di vista quali-quantitativo l’indagine è particolarmente significativa: il campione di oltre 28.000 persone è, infatti, straordinariamente maggiore rispetto alle analisi tradizionali (x28 rispetto al campione consueto) ed è anche molto interessante dal punto di vista del tasso di risposta aperta (> 25% di risposte ricevute). È infatti particolarmente interessante il desiderio di partecipazione che è emerso, con circa 9.500 persone che, oltre ad aver risposto alle domande, hanno deciso di esprimere con parole proprie le necessità e “idee per il rilancio e la ripartenza dello sport”.

In sintesi, i principali risultati:

Riapertura organizzazione sportiva

  • il 53% dei rispondenti dichiara che la propria organizzazione sportiva ha riaperto;
  • Due su 3 dichiarano inoltre di aver ripreso la propria attività di collaboratori sportivi, più di uno su 3 a pieno ritmo;
  • le Regioni che hanno la percentuale più bassa di riaperture (rispetto alle strutture esistenti) risultano Basilicata, Puglia e Provincia autonoma di Trento;
  • le Regioni che hanno la percentuale più alta di riaperture (sempre rispetto alle strutture esistenti) risultano Lazio, Val d’Aosta e Veneto;

Ripresa propria collaborazione sportiva

  • il 38% dei rispondenti dichiara di aver ripreso a collaborare, il 35% no, il 27% parzialmente;
  • le 3 Regioni in cui la percentuale di “sì” è più alta (rispetto ai “no” e ai “parzialmente” nella stessa Regione) sono Val d’Aosta, Veneto e Liguria;
  • le 3 Regioni in cui la percentuale di “no” è più alta (rispetto ai “sì” e ai “parzialmente” nella stessa Regione) sono Basilicata, Calabria e Campania;
  • le 3 Regioni in cui la percentuale di “parzialmente” è più alta (rispetto ai “sì” e ai “no” nella stessa Regione) sono Provincia Autonoma Bolzano, Lazio e Friuli Venezia Giulia.

Si osserva inoltre una maggiore partecipazione femminile tra le fila dei Collaboratori Sportivi di “nuova generazione”: il 60% circa di chi collabora nel mondo sportivo da meno di un anno è infatti donna; quasi 12 punti percentuale in più rispetto a chi collabora da oltre 10 anni (48%). Un dato incoraggiante che potrà essere oggetto di successivi approfondimenti di indagine.

Venendo alla parte relativa alle esigenze e alle aspettative dei Collaboratori Sportivi, è emerso nettamente come il tema più sentito sia il riconoscimento del lavoro sportivo (con relative tutele), poco meno del 50% dei rispondenti a campo aperto; allo stesso modo, molto forte è l’esigenza di servizi in ambito amministrativo, gestionale, fiscale e giuridico. Da quest’ultimo punto di vista, Sport e Salute, anche in adempimento dell’action plan condiviso, ha già organizzato il follow up con appositi webinar specificamente dedicati ai Collaboratori Sportivi.

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