TERZO SETTORE, FIASCHI (FORUM): “COL NUOVO REGISTRO UNICO NAZIONALE REALIZZATO PASSAGGIO FONDAMENTALE DELLA RIFORMA”

Marcassa (Terzo Settore – AiCS): “Momento importante ma mancano altri due adempimenti al completamento della riforma”

Si apre una nuova fase per il Terzo settore italiano: la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera all’introduzione del Registro Unico nazionale del Terzo Settore (Runts). “Era un passaggio molto atteso nel segno della trasparenza – commenta la portavoce del Forum Nazionale Terzo settore, Claudia Fiaschiuno dei passaggi fondamentali della Riforma del Terzo settore, che servirà a dare una carta d’identità a tutte le nostre realtà, rendendo uniforme l’inquadramento di migliaia di organizzazioni sociali sull’intero territorio nazionale”.

L’iscrizione al Runts, non obbligatoria, sarà necessaria per avere accesso alla ripartizione del 5 per mille e ai benefici fiscali per le organizzazioni del Terzo settore.

Oggi una parte molto cospicua delle oltre trecentomila organizzazioni non profit operanti nel nostro Paese – spiega Fiaschi – è organizzata in reti territoriali. Adesso possiamo avviare insieme al Ministero del Lavoro – e vogliamo farlo rapidamente – il percorso di elaborazione degli statuti-tipo per le organizzazioni del Terzo settore: abbiamo la possibilità di dare stabilità organizzativa e opportunità di sviluppo a questo comparto fondamentale per la nostra economia e la nostra società”.

“Finalmente un passaggio importante per l’entrata in vigore del Registro Unico Terzo Settore è stato fatto – ha aggiunto il referente di AiCS per il Terzo settore, Maurizio Marcassa -. Ora devono decorrere i sei mesi dati alle Regioni per organizzarsi e istituire le sedi regionali del Registro Unico, con l’istituzione degli Uffici e del Registro regionale diviso per sezioni, come stabilisce il Codice Terzo Settore, in modo da cominciare a trasferire le asd, le aps e gli altri Enti Terzo Settore dai vecchi registri regionali al Registro Unico del Terzo settore”.

Rimangono però due importanti adempimenti per completare la riforma, rimarca Marcassa: “e cioè l’approvazione degli statuti tipo per gli Enti di Terzo Settore e soprattutto l’approvazione da parte della Commissione Europea di tutta la normativa fiscale prevista dal 117 per gli Enti di Terzo Settore. Senza l’approvazione di questi provvedimenti, la Riforma risulta incompleta e non può operare efficacemente, anche se le norme sono già in vigore. Si rivolge un invito a tutte le Aps e le Odv affiliate Aics che intendono diventare Enti di Terzo Settore e che hanno in corso le domande di iscrizione ai vari registri regionali o nazionale (per le Aps tramite Aics) o che intendono farlo, di affrettarsi e di completare le documentazioni richieste dalle varie Regioni”.